L’attualità: ragione e sentimento in materia di esecuzione penale dei pazienti autori di reato.

Alcune considerazioni, qualche ragionevole auspicio

di Antonio Amatulli

Intervenire in questo momento di sgomento e cordoglio, e incredulità, per la morte della collega Barbara Capovani, sull’ampia tematica dei pazienti autori di reato, del loro profilo giuridico, dei loro diritti e dei relativi percorsi, ancorché prosciolti per infermità o definiti seminfermi, ecco, tutto ciò determina una radicale divaricazione interiore tra spinte retributive ed emozioni più ponderate e, alla fine, più costruttive. Cercando quindi di superare le legittime pulsioni (ri)vendicative, la ulteriore vicenda luttuosa (la lista degli operatori della salute mentale uccisi a causa del loro lavoro è plurale) può quindi essere un ulteriore spunto per una rilettura del dove siamo ora e dove potremmo andare nel prossimo futuro in una materia attualmente ancor più incandescente come quella dei percorsi penali dei pazienti psichiatrici autori di reati.
Sono quindi possibili, e forse doverose, alcune considerazioni.

Fa parte del numero

Anno XXXVI • n. 1

Gennaio – Giugno 2023

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