Inclusione territoriale di migranti forzati con disagio psichico

Implementazione di un modello sperimentale di interventi integrati per la diagnosi precoce, abilitazione e riabilitazione

Leon E., Miragliotta E., Colmegna F., Clerici M.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con sempre maggior forza, invita i Servizi di Salute Mentale a sviluppare programmi specifici per il riconoscimento e la presa in carico precoce di soggetti sottoposti a migrazioni forzate con fragilità psichica: costoro, infatti, risultano a maggior rischio di sviluppare disagio e disturbi mentali – anche in forme croniche – e, conseguentemente, di essere esposti a marginalizzazione e devianza rispetto a soggetti migranti non forzati (WPA, 2016). I richiedenti e i titolari di protezione internazionale sono colpiti, più frequentemente, da sindromi psicopatologiche a causa
della rilevante incidenza di esperienze traumatiche e stressanti che hanno vissuto nel paese d’origine e durante il percorso migratorio: nella zona di riferimento del DSMD dell’ASST Monza, oltre l’85% dei richiedenti asilo dichiara infatti di aver subito violenze durante il viaggio e il 50% prima della partenza (ATS Brianza, 2017).
Il presente contributo descrive i percorsi di diagnosi precoce e di gestione clinico-riabilitativa implementati dal DSMD dell’ASST Monza a favore di soggetti adulti migranti forzati, con quadri clinici complessi di rilievo comportamentale e sociale a fronte della prevalenza di disturbi d’ansia e dell’umore, nonché di una sintomatologia correlata ad eventi traumatici e stressanti e da manifestazioni somatiche. Il modello implementato persegue anche la finalità di facilitare il passaggio e il mantenimento della presa in carico di utenti tra le SC di NPIA, Psichiatria e Dipendenze ed il consolidamento/estensione delle reti formali e informali della salute mentale territoriale dove un approccio psico-sociale “integrato” favorisca la promozione di una cultura inclusiva sul territorio. In particolare sarà illustrata la fase di pre-valutazione agevolata dall’adattamento italiano dello strumento Star-MH (Hocking, Mancuso, Sundram, 2018), impiegato internamente al Servizio e poi esteso per una sperimentazione territoriale estesa nell’ambito del progetto FAMI Ca.Re: tale strumento di screening rapido indaga PTSD e MDD nella fase precoce di presa in carico clinica e psico-sociale con il vantaggio di una somministrazione accessibile ad operatori senza qualificazione clinica.

Fa parte del numero

Anno XXXV • n. 1

Gennaio – Giugno 2022

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